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16/06/17

TEATRUM BOTANICUM - Emerging Talents / 2017




Nel 2016 il PAV Parco Arte Vivente ha aperto uno spazio di sperimentazione riservato ad artisti emergenti impegnati ad indagare la dimensione naturale ed ecologica che è propria del centro d’arte contemporanea.

Uno spazio circoscritto in termini temporali, tre giorni dedicati non ad una mostra convenzionale, ma un vero e proprio evento: pratiche performative, proiezioni, talk e performance-lectures, dj set e live set svincolati da una precisa intenzionalità curatoriale, ma che, al contrario, hanno rivelato un nucleo concettuale a posteriori. Le diverse questioni affrontate attraverso le opere sono confluite in una domanda di più ampio spettro; la generica accezione dell’ambiente come ciò che sta attorno ad un dato elemento, si può declinare in molteplici campi – dalla biologia alla fisica, dall’ecologia all’informatica: partendo dall’assunto che il concetto di “ambiente” possa difficilmente esaurirsi in una definizione univoca, in che modo relazionarsi ad esso, in primis come artisti? Quale potrebbe essere una personale definizione del termine o un discorso soggettivo attorno all’idea di ambiente?

Questo interrogativo, posto a tutti gli artisti che avevano preso parte alla prima edizione del festival, costituisce il cuore del secondo appuntamento con Teatrum Botanicum, insieme all'unica richiesta avanzata agli artisti invitati a partecipare: raccontare la propria pratica a partire dalla contingenza specifica costituita dall'ambiente del PAV e dalle tematiche dell'arte del vivente.
Nell'epoca dell'Antropocene, nell'epoca in cui le cause antropogeniche del riscaldamento globale dettano (o dovrebbero dettare) le agende governative di tutto il mondo, l'arte vivente ci impone un’urgenza. L’urgenza di ripensare la nostra relazione con quello che l'uomo occidentale sembra aver eletto all'altro per eccellenza, la natura, muovendosi in direzione di una dicotomia del pensiero che ci impedisce di vedere come, di fondo, natura e cultura non solo siano in relazione, ma si costituiscano vicendevolmente.

La questione impostaci dal confronto con il vivente è grave, ma nondimeno i tentativi di rispondere possono esprimersi in un'infinità di registri, passando talvolta dalla ricerca, dall'indagine e persino dalla formulazione di un'accusa, ma anche dal gioco, la provocazione, la proposta di alleanze e il ribaltamento dei paradigmi del senso comune. Perciò, inaugurando la sua seconda edizione, Teatrum Botanicum continua a porsi l'obiettivo di trasformare questi tre giorni in un'occasione di riflessione che non esclude il carattere della festa, approfittando della carica performativa insita alla sua estemporaneità. Il festival, infatti, non si risolve nella sola esposizione dei lavori, ma ha l'obiettivo di attivare quanto più possibile il coinvolgimento del pubblico all'interno dello spazio espositivo durante i momenti che cadenzano il programma. Oltre alla mostra, il PAV ospiterà un programma di talk tenuto da giovani curatori, critici, filofosi, scrittori ed artisti che sviluppano le loro pratiche nella dimensione teorica, con cui il pubblico potrà interagire nell'ambito gli spazi di discussione proposti. 

Il principio fondante di quest'esperienza multiforme ed inclusiva è quello di ricreare, nel corso delle sue edizioni, un ampio spaccato di quel che può essere lo scenario complessivo dei giovani artisti italiani interessati all’elemento naturale, alla dimensione ecologica. Un termine, “dimensione ecologica”, che va esteso nel suo significato: crediamo, ed esempio, che anche parlare di politiche legate allo spazio urbano, di dinamiche di relazione tra uomo e territorio o di coesione sociale, possa costituire un importante contributo al discorso ecologico. Di nuovo, a guidare la selezione ed il lavoro degli artisti coinvolti sarà il tentativo di interrogarsi a partire dalla parola “ambiente”, tutto ciò che può essere “ambiente” e i modi in cui la pratica artistica può entrarvi in relazione.

Gli artisti coinvolti in questa seconda edizione di Teatrum Botanicum sono: Agreements to Zinedine, Enrico Ascoli, Lia Cecchin, Gaetano Cunsolo, Cleo Fariselli, Matteo Gatti, Alessio Gianardi, Paolo Inverni, La Distrazione del Fagiano, Filippo Marzocchi, Mount Fog, Giovanni Oberti, Mauro Panichella, Gianandrea Poletta, Serena Porrati, Lavinia Raccanello, Giulio Saverio Rossi, Ruben Spini, The Cool Couple.

Il programma dei talk comprende la partecipazione di: Enrico Ascoli, Atelier A, Chan, Regine Débatty, Alessandra Franetovich, Paolo Inverni, Kabul Magazine, La Distrazione del Fagiano, Leandro Pisano.

More to come!

ORARI
Venerdì 16 / 17-24
Sabato 17 / 12-24
Domenica 18 / 12-23