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12/09/16

Serve ancora l’arte? Riflessioni e dubbi sull’arte nel nostro presente.



Da diversi anni sul nostro sito si dibatte sul senso dell’arte oggi, ora anche il noto mensile “Il Giornale dell’Arte” dedica la copertina a questo complesso tema, con un interrogativo dubbioso “ A che cosa serve ‘arte? “.


Nel variopinto articolo si cerca di giustificare il valore dell’arte che purtroppo pare non avere più nessun giustificativo, se non quello temporaneo del consumo turistico di massa.


Nella storia il ruolo dell’arte è mutato molto, da forma decorativa a forma culturale, soprattutto dal Rinascimento in poi, per diventare oggi quasi più semplice merce da consumare, che sia l’opera dal valore economico stratosferico o un evento simil mondano da frequentare, vedasi il recente progetto di Christo sul Lago d’Iseo.


Visto dal punto economico è sicuramente un settore positivo che produce lavoro e flusso di denaro, mentre dal punto di vista culturale è in evidente declino. Sono oramai rarissime le opere di vero impatto. In parte perché non esiste più una cultura, ma un sistema che è sempre più legato al divertimento, allo svago, in parte perché i mezzi visivi sono diventati predominanti e diffusi a tutti, così il numero di ipotetici artisti è diventato esponenziale.


Un fattore aggiuntivo è sicuramente che la comunità culturale che dava valore alle opere, costituito da figure che dedicavano la propria vita a passioni quali letteratura, storia, musica frequentando critici, collezionisti o “persone di gusto”, oramai non esiste più. Questo bel mondo ora è sostituiti da promotori che creano eventi per un pubblico in continuo movimento, affamato di finte novità o apparente esclusività. Situazioni che si consumano nel luccichio di una notte condita di cibo e musica, per cui c’è poco spazio per riflettere e approfondire.



Che futuro si prospetta?


Non saprei, io ho sempre pensato che l’arte, oggi, sia una passione che guarda al suo cuore, per cui cerco nel mio quotidiano di guardare al lato più affascinante, le opere, superando tutto il resto, mondanità, parole, mercato. Nel magma quotidiano, in cui è necessario immergersi, ancora capita di imbattersi in lavori di affasciante emozioni e ciò è più che appagante.