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24/05/10

Festival dell’Arte Contemporanea



Nei giorni scorsi a Faenza, capitale italiana delle ceramica, si è svolta la terza edizione del Festival dell’Arte Contemporanea.
Sotto un bel cielo azzurro le giornate d’incontri sono passate rapidamente, ricche di interessanti stimoli e di utili riflessioni.
Il tema di quest’anno era l’opera, che è stata pensata con differenti angolazioni, da quella diretta del creatore, cioè l’artista, passando per chi dovrebbe presentarla nel contesto sociale (gallerie, curatori, opeatori..) e di chi ne interpreta possibili significati e pensieri (critici, storici..).
Mancava solo il parere dei collezionisti e del pubblico per completare il processo di analisi, ma forse qui sarebbe stato molto più difficile dare un accenno di orizzonte, vista la vastità del gusto e delle idee.
Fra le conferenze che ho potuto seguire quelle più interessati sono state l’incontro moderato da Angela Vettese di Paolo Fabbri e Massimo Recalcati, molto astratto ma stimolante. Le interviste di Andrea Viliani a Dora Garcia, Massimiliano Scuderi a Vito Acconci e Irene Calderoni a Nedko Solakow, artisti e intervistatori preparati e chiari, mentre tanti altri hanno brillato per vuoto e banalità.
Un particolare merito va alla folta presenza dei volontari che hanno sostenuto in modo prezioso tutti gli eventi. Il prossimo anno il tema sarà Forms of collecting/ Forme della committenza.