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15/09/03

Londra / Torino

Sono appena tornato dal mio solito giro londinese, come sempre la Tate mi lasci insoddisfatto sia per la qualità delle opere che per l’allestimento, questa distribuzione dei lavori per temi non mi piace proprio, compensa però l’apparato critico e la documentazione disponibile. 

Si salva la bella stanza di Rothko. Mentre sempre stupenda la National Gallery, veramente un luogo fantastico, tutto le volte che arrivo a Charring Cross ci passo un attimo. Anche il British ora che è terminato mi piace moltissimo. 

La prima volta che ci sono stato era completamente stravolto dalla ristrutturazione, non si capiva molto, ma ora è stupendo. La corte centrale è ricca di allegri e abbordabili bar, anche se il più bello è il ristorante della Potrait con questa veduta su Londra che è fra le più suggestive.

Sono andato a vedere anche il Swiss Re, questo cetriolo nel centro della City, da vicino ha uno strano effetto di leggerezza, il vicino palazzo dei Loyd’s pare pesantissimo! Purtroppo non era possibile entrare. Sullo sky-line della città ha un forte impatto.


Torino ..


Domenica scorsa sono andato alla mostra della Biennale di Fotografia a Palazzo Bricherasio, ci sono molte fotografie, legate al tema la natura... cosa dire di più... boh c'è un poco di trash, delle foto decenti, quelle brutte ma concettuali etc... quelle allusive al sesso (che questo tira sempre..) ma poi uno esce e va alla Fnac dove c'è una mostra di fotografia ( ma lì le fanno sempre.. per vendere il libro..) e rimani affascinato dalle foto fatte 60 anni fà da I.Morath (sensa tutta sta roba del computer che ti corregge tutto..) e comincia a domandarti ... 

ma questi della biennale hanno mai visto come si fotografava 50 anni? e infatti si vede....

06/09/03

Realtà?

Sempre più difficile, ma forse impossibile, trovare delle opere che rappresentino la realtà, in forma chiara ed univoca. Opere artistiche che diano sostanza estetica al mondo che ci circonda, per descrivere l'universo in cui viviamo. La tradizione non sa più portare avanti significati oramai slegati da un contesto logico e storico, tutto è nuovo, indipendente o talmente concatenato che non si riesce a dipanare la matassa delle origini.

In questo presente non esistono più verità totali, o risultano irraggiungibili. Perciò non può esistere un'opera assoluta che cerchi di descrivere il tempo in cui nasce.

Oggi non esiste una forma unica ma tante parti. La totalità nasce dalla sua segmentazione. La falsa visione globale rivela all'avvicinarsi una frammentazione, forse le singole porzioni sono più significative dell’ unità globale.

Ogni nuova creazione è forma che necessita di assorbire e crescere, instabile, riflessiva, così vuole essere quest'opera che nella sua presenza sul web riesce ad esprimere al meglio una modernità sempre più incomprensibile e indefinibile.


"il mondo non può essere espresso, può essere solo vissuto"